Dove siamo - Carraia 23

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Castello di Sammezzano
La parola Castello fa pensare al Medio Evo. Bensì il Castello di Sammezzano venne realizzato in epoca più recente da Ferdinando Panciatichi Ximenes d'Aragona e precisamente nella seconda metà del 1800.
Potrebbe sembrare questa una cosa singolare ma non lo è, infatti sempre nel XIX secolo vennero costruiti vari Castelli.
Ovunque tutti questi andando a ricalcare quelle forme classiche, che abbiamo bene il mente; le torri, le mura di cinta, lo spazio interno. Solo il Castello di Sammezzano invece non ricercò l'imitazione delle forme classiche, ma si presentò in una forma unica e da alcuni definita "struttura architettonica orientalista".
Sembrerebbe che il costruttore invece di guardare alla tradizione architettonica occidentale, si sia soffermato verso oriente e nella fattispecie verso le forme della spagnola Alhambra.
Il Castello di Sammezzano essenzialmente rappresenta attualmente la pià grande forma in Italia di "Architettura Romantica".
Rappresentando un moto spirituale nel quale l'idea di libertà è una fondamentale esigenza dell'uomo. Affermando conseguentemente l'importanza del genio e della bellezza.
L'interpretazioneromantica si evince anche dai connotati eroici ed anche drammatici riscontrabili in personaggi di altre epoche (Ginevra e Lancillotto). Il Castello di Sammezzano sembra il frutto delle commozioni e agli incanti della fantasia.
Ferdinando Panciatichi Ximenes creò una struttura quindi che perfettamente si approssimava e conformava con lui.
Lo stesso si poneva in contrapposizione con la società come il suo castello lo era nei confronti della architettura di allora.
Sino a circa trenta anni fa è stato adibito ad Albergo con Ristorante ed era il luogo ideale per cerimonie fastose ed importanti.
Attualmente è una proprietà privata, le strade del parco possono essere percorse per assaporare comunque questo luogo fantastico e fantasioso. Si possono osservare  una grande quantità di sequoie e tra queste vi è quella pianta più alta della Toscana.

La natura
La mattina il risveglio non è il suono della sveglia, ma il canto del gallo.
Una volta alzati si può ascoltare il cinguettio di tanti piccoli uccelli, il battere del picchio, il suono nel cielo di falchi o poiane.
Una bella giornata è sempre una bella occasione per fare una camminata magari di una ora. Potrebbe essere una idea andare a prendere un caffè al primo paese vicino. Dopo avere camminato per sentieri nei boschi dove si possono incontrare daini, lepri e caprioli. Passando dal Parco del Castello di Sammezzano dove sono presenti gli alberi sequoia più alti della Toscana.

 
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